Io giovinetto, ver fine
conflitto mondial toccai,
cruda verita’
l’umana’ spieta’, vissi.
Tra piu’d’altre una.
D’odio infurie, femmine
d’una parte in armi vidi,
vili ferir contra inermi prigi;
giovani d’altra parte schieri
d’altra parte fieri.
Elle ferir di propria man; cecar.
Vivo stolta tra noi
novella Tullia oggi;
a storia d’antica Roma nota.
Ricama odio
da sterile amor proprio.
E ben tesse si’, ver colei che
malvagia d’improprio dolor incolpa.
La mia diletta, che dal Fato
tolta a luce, e’ pur mamma,
nonna, e dolce amata sposa.
D’umana pieta’, misera, Tullia