In santa pace riflesso,
alle quiete ore tarde intento,
quasi atteso alle fole senili
e ai segreti dell’arte appresso,
in solitario consesso parmi
al chiaro lumicin, dall’ombra tratto,
curioso e silente
l’effimero insetto alato.
Vola incerto e posa al testo,
qual spirito eletto e:
che fai, che stenti,
che stanchi?
A me diretto! Da retta,
per te è tardi
torna a letto!
Pietà insieme
e Sapienza
in sì minutolo aspetto!