L'EFFIMERO

dedicata a me stesso
Così’ DANTE
Se nella verde età, qualcun trascura di lodato
saper ornar la mente,quando giunge per lui l’età
matura,d’aver perso un sì gran ben si pente.
Lo cerca allor, ma trovasi a man vuote;
potea e non volea ed or che vorria nol puote.

In santa pace riflesso,
alle quiete ore tarde intento,
quasi atteso alle fole senili
e ai segreti dell’arte appresso,
in solitario consesso parmi
al chiaro lumicin, dall’ombra tratto,
curioso e silente
l’effimero insetto alato.

Vola incerto e posa al testo,
qual spirito eletto e:
che fai, che stenti,
che stanchi?
A me diretto! Da retta,
per te è tardi
torna a letto!

Pietà insieme e Sapienza
in sì minutolo aspetto!

Nevio Mastrociani Bertola
In seconda stesura a più chiara lettura
corretto il 1 aprile 2011