Qual novel luccio vorace
slavo condottier, duce larvale,
le citade “gemme del mare” a roccia scolpite
d’Istria e Dalmazia nostra ha invase.
Si’ indifese prede ambite ingoiate!
Oh, inermi itale genti esodate,
luccio fù e da tempo non c’è più!
Iniqui eredi delle truci avidità,
picciol pesci ha filiati; esecrati figli fugaci.
All’Itala terra feconda di dolor,
al patrio suol indimenticato;
lacrimato distacco dei divisi,
è sacro ritornar!
Libera, bella e fiera Italia è l’ora.
Tuo rissïa il fato!
Ciò che t’appartien riprendi!
Faro, cultura e pace nella giustizia ridai
alle devote tue giulie genti!