Dal naufragio trasse
di suo proprio la “Buonasorte”,
e’l Miramar scoglio
dal flutto Maximilian soccorse;
indenne miracolato.
L’Asburgheo erede,
sì al Fato infìdo:
”che la regal mia dimora stia
al periglioso scoglio-sasso infido”.
La “Buonasorte” (silente Erinni)
cangia sembianze, calore, rito,
poi che Vanagloria stringe
i Principi sposi indulgenti
Maximilian e Carlotta.
Oltremar miran, trono e corona.
Inviolata, Miramar
si fa tosto triste,
e di poi
vedovile santuario;
che, vele al vento
Maxi sale il Calvario.
Di poi Miramar
ne più mai talamo a lieti,
e se ben, a mulïebri infausto.
A noi posteri l’atàvo museo,
è pur lucido monito a
infide lusinghe;
dolci chimere.
Trieste 14-28 agosto 2013