POLENTA

deicata alla famiglia Corona in Scala Ferolli 1

O doroso e radioso Maggio del 1945
indimenticabile raggio a speme lato;
fin d’un epoca empia, funesta d’orrori,
va il pensier a Mamma mia grato.
Lento, tra un sorso e l’altro
tentar più volte la sorte,
pel pane, pei libri, e l’altro, ai figli;
educar a freno a grame risorse.
Indimenticabile quel dì; al ritorno da scuola
quindicenne dopo gran mesi a pane giallo,
verdastro (roba de galera),
duro, d’un sapore disgustoso;
scorte vaghe a borsa nera,
anco a carcerati distolto (così si dicea).
A pranzo l’usual polenta e latte, ma…
anche el sano bianco pane!
Lagrime dentro, al labbro preghiera,
tal senso:
« mai più polenta…Mama; mai più, guera! »
Ti rivedo Mamma mia, e sempre ti ripenso!

Mastrociani Bertola Nevio
Trieste 4 aprile 2011